«Quality è più conveniente, pur offrendo la stessa qualità dei prodotti di marca».

Ivan Croci, lei è il responsabile della gastronomia all'ubicazione del Bürgerspital Solothurn. Quanti piatti prepara il suo team ogni giorno?

Al Bürgerspital Solothurn abbiamo ca. 200 pazienti per i quali prepariamo la colazione, il pranzo e la cena. Inoltre, abbiamo 600-700 ospiti che si recano nel nostro ristorante per il pranzo, dove offriamo un menu del giorno, un menu vegetariano e una specialità, la quale viene spesso preparata direttamente al momento oppure alla griglia all’aperto. Oltre a ciò, forniamo i pasti a un asilo nido, un collegio, come anche a un carcere giudiziario proprio accanto all'ospedale. 

In che modo è organizzata la cucina?

Siamo 24 persone, tra questi ci sono sei apprendisti cuochi e due cuochi in dietetica in formazione. Per poter preparare il tutto il più fresco possibile, lavoriamo su tre turni. Il momento più frenetico è tra le ore 9.30 e le ore 11.00. Di seguito, il pranzo ancora caldo deve essere pronto sia per il ristorante, sia per la consegna esterna che per la disposizione sul nastro per i pazienti. La sera poi cuciniamo la cena per il carcere giudiziario e i pazienti. Spesso si tratta, però, di un menu non complicato e anche a base di piatti freddi. 

Qual è la particolarità della ristorazione in ospedale? 

Da noi sono sicuramente i 41 piani alimentari che offriamo. Tuttavia, la maggior parte dei principali piani alimentari derivano per esempio da quella per diabetici. Naturalmente dobbiamo avere delle buone conoscenze in questo ambito, infatti, tutti i nostri cuochi hanno una formazione in dietistica. Ai pazienti i piani di alimentazione vengono direttamente prescritte dal medico, in modo tale che nel sistema di ordinazione del paziente sia possibile ordinare solo i menu adatti a loro. Per il resto, il nostro cibo deve essere qualitativamente elevato, fresco e il più normale possibile. Questi sono fattori importanti per far sentire a proprio agio i pazienti. E anche per la lotta contro lo spreco alimentare. Poiché ciò che si conosce e piace, si mangia anche più volentieri. 

Lei in generale si impegna molto contro lo spreco alimentare. 

Come grande attività abbiamo una particolare responsabilità e vogliamo essere un esempio sia nei confronti dei pazienti che dei collaboratori. Per questo motivo l'anno scorso abbiamo lanciato un progetto contro lo spreco alimentare. Ciò comprende, per esempio, il coraggio di avere dei “buchi”, vale a dire che alcune cose dalle ore 13.00 non vengono più offerte nel ristorante. Ma va aggiunto anche l'accurato utilizzo dei generi alimentari in cucina. E, naturalmente, l'acquisto e il monitoraggio delle scorte in magazzino. 

Qual è la vostra procedura di ordinazione?

Nonostante Transgourmet ci rifornisca due volte alla settimana, cerchiamo di ordinare una sola volta, ma facciamo una grande ordinazione. Si tratta soprattutto di riempire le nostre scorte di base. Questo poiché, per motivi di sicurezza, il nostro magazzino è progettato per una scorta di 2-3 settimane, in modo tale da essere in grado di fornire pasti anche in una situazione di emergenza. 

In che modo scegliete i prodotti dall'assortimento Transgourmet/Prodega?

Principalmente in base alla qualità e multifunzionalità per quel che riguarda i piatti, ma anche i piani alimentari. Poiché, se per ogni piatto dobbiamo utilizzare un altro prodotto diventa complicato. Ma anche il prezzo è importante. 

Quanto conta la nostra marca propria Quality?

In generale sostengo volentieri l'assortimento di marche proprie Transgourmet. Quality è più conveniente, pur offrendo la stessa qualità dei prodotti di marca. Ciò si adatta in modo perfetto alle nostre esigenze. 

Scansionare e visualizzare il video per il nostro anniversario: 

Da dieci anni Quality è sinonimo di qualità senza compromessi e al miglior rapporto qualità-prezzo. Nel frattempo l'ampio assortimento Quality comprende quasi 2000 articoli. In che modo vengono utilizzati nelle attività gastronomiche!