Lunedi, 10.05.2021
«Siamo tutti sulla stessa barca»
Fino a poco tempo fa “l’Express” era una rivista che conteneva solo offerte promozionali, ora sono state integrate alcune pagine redazionali. Come mai Transgourmet/Prodega ha fatto questa scelta?
Soprattutto durante la pandemia di Coronavirus sarebbe stato utile trasmettere ai nostri clienti informazioni di attualità. La precedente versione di “Express” ha sicuramente consentito di presentare prodotti a prezzi estremamente convenienti che hanno offerto ai nostri clienti la possibilità di ridurre il costo delle merci e offrire menu stagionali e a prezzi interessanti, ma nulla di più. Con il nuovo “Express”, alle promozioni abituali che offrivamo prima abbiniamo una rivista settimanale per i clienti. La rivista dovrebbe essere diversificata come i nostri clienti, motivo per cui ampliamo la gamma di argomenti e rubriche.
Il settore gastronomico sta vivendo una crisi senza precedenti a causa della pandemia di Coronavirus. Quali sono le conseguenze per Transgourmet/Prodega?
Siamo direttamente colpiti per quanto riguarda i mercati Prodega e i servizi di fornitura di Transgourmet. Essendo inoltre un anello della catena tra ristorante e i produttori, subiamo di conseguenza ingenti perdite di fatturato durante le fasi di lockdown e abbiamo dovuto sempre adattarci alla situazione del momento, cosa che facciamo tuttora.
Anche Transgourmet/Prodega deve quindi essere flessibile e creativa.
In ogni caso. Riceviamo quotidianamente il feedback dei clienti attraverso i mercati, i consulenti di vendita o anche gli autisti. Così veniamo rapidamente a sapere quali sono le esigenze dei clienti. Tra le prime misure adottate, abbiamo integrato la nostra gamma di prodotti con disinfettanti e articoli protettivi. Quando il settore gastronomico ha potuto riaprire a maggio 2020, abbiamo sostenuto finanziariamente i nostri clienti con rimborsi speciali e lanciato anche annunci pubblicitari per il settore gastronomico. Situazioni speciali richiedono misure speciali, perché con questa pandemia siamo tutti sulla stessa barca. Ecco perché abbiamo pensato a soluzioni speciali per il 2021.
Nessuno sa quando i ristoranti potranno tornare alla normalità. In una situazione del genere, come si fa a pianificare le merci?
Abbiamo sempre a disposizione una scorta di base nei mercati e nei depositi regionali. Sotto questo aspetto ci assumiamo sicuramente un rischio, ma non è certamente possibile offrire qualsiasi quantità di ogni articolo e in qualsiasi momento. Per poter reagire rapidamente siamo in costante contatto con i nostri fornitori. In singoli segmenti, come quello della mozzarella la cui produzione richiede un certo periodo di preparazione, nella fase iniziale ci concentreremo sugli articoli più importanti, in modo che almeno questi siano disponibili in tempi rapidi.
Cosa succede alle merci che non è stato possibile vendere per la difficile prevedibilità delle quantità richieste?
Fortunatamente, abbiamo ancora alcuni clienti a cui possiamo vendere le eccedenze a prezzi ridotti. I mercati Prodega offrono anche buone occasioni con uno sconto dal 20 al 50%. Inoltre, in seguito alle chiusure improvvise degli esercizi gastronomici, per un periodo abbiamo donato merci a “Tavolino magico”, un’organizzazione fondata più di vent’anni fa dalla nostra azienda e di cui andiamo fieri.
Quali sono stati per lei i momenti più difficili e quelli più positivi degli ultimi dodici mesi?
Un momento difficile è stato quando in autunno ho realizzato che la crisi sarebbe stata una maratona. Anche le preoccupazioni dei collaboratori e dei clienti sono aumentate nel corso del tempo. Per quanto riguarda la sfera personale, mi dispiace che da più di un anno non riesco a vedere mia figlia che vive in Inghilterra. Ciò che è stato invece affascinante in questo momento difficile è stata la straordinaria reazione di tutti i collaboratori. Hanno agito con spirito imprenditoriale trovando sempre nuove soluzioni. Dal quartier generale possiamo solo sostenerli e lasciarli liberi di fare, ma alla fine è sul posto che si agisce. Ricordo inoltre con piacere i deliziosi pranzi sulle terrazze dei ristoranti nell’estate 2020. Un'esperienza che ripeterò con piacere anche quest’anno.
Philipp Dautzenberg (52) dirige Prodega dal 2009 ed è CEO di Transgourmet Svizzera dal 2013. È sposato ed ha una figlia (24) e un figlio (20). Nel tempo libero gioca a tennis e si interessa al mondo dei vini. In inverno ama mangiare il merluzzo norvegese skrei e in estate non dice di mai di no a una bella costata di manzo.