Lunedì, 20.10.2025

Il libro come strumento di marketing

Cresce l’importanza del libro come strumento di marketing per le strutture ricettive. Christof Steiner, presidente di Swiss Historic Hotels, ci spiega come mai e perché ai clienti queste pubblicazioni piacciono.

Quando è diventato di moda pubblicare libri sugli hotel o un libro sulla propria struttura ricettiva? 
La letteratura di viaggio e la pubblicità alberghiera in formato libro esistono da tempo. Ma a partire dagli anni Novanta, e poi in maniera definitiva dal nuovo millennio, gli hotel e i gruppi alberghieri sono diventati anche marchi lifestyle. I libri servivano a curarne l’immagine e venivano pubblicati sempre più nel cosiddetto formato ‘coffee table book’, principalmente con molte foto. Ovviamente anche le pubblicazioni in occasione di anniversari o di eventi speciali esistono da tempo. Oggi uno storytelling interessante non può prescindere dall’immagine di un hotel ben gestito e i libri sono uno strumento molto gradito per raccontarne la storia. 

Ci sono libri dedicati agli Swiss Historic Hotel, ma anche per esempio all’hotel «Kindli» e «Ambassador» di Zurigo o agli hotel «Schweizerhof» di Lenzerheide e di Flims. Ce ne saranno altri? 
Abbiamo pubblicato anche il terzo libro sugli Swiss Historic Hotel e altri ancora ne potrebbero seguire visto che le storie da raccontare sono davvero tante. 

Quanto queste opere rappresentano un valido strumento di marketing e per quali strutture sono indicate? 
In linea di massima il libro è adatto a tutti gli alberghi che hanno una storia interessante da raccontare. Gli alberghi storici però sono quelli che più si prestano perché gli ospiti di queste strutture a livello emozionale sono forse più facilmente raggiungibili in maniera analogica e quindi hanno una maggiore affinità con i libri e continuano ad apprezzare l’artigianalità di un prodotto di qualità in forma stampata. 

Produrre un’opera del genere richiede tempo e costi non indifferenti. Ne vale la pena? 
Per tutti e tre i libri abbiamo avuto il prezioso sostegno di sponsor e dei nostri hotel associati. Inoltre, per l’ultimo libro siamo riusciti a raccogliere altri fondi grazie anche a un crowdfunding. Difficilmente saremmo riusciti a finanziare un’opera del genere senza questi aiuti. 

Come sono state accolte queste pubblicazioni dagli ospiti?
Molto calorosamente, abbiamo già venduto parecchie copie e ricevuto tanti riscontri positivi. Il nostro ultimo libro «Hotelgeschichten» ha suscitato grande interesse anche in entrambi i media. Ma è stato anche un libro ben congegnato ed è già stato per esempio premiato con una medaglia d’oro agli International Creative Media Awards, un riconoscimento che ci fa enorme piacere. I nostri partner di Passaport, azienda mediatica zurighese, che alla fine hanno scritto e progettato l’opera, hanno fatto davvero un ottimo lavoro. 

Quali storie di alberghi secondo lei andrebbero ancora raccontate? 
Uff … ce ne sono così tante negli alberghi! Personalmente credo che le più interessanti siano quelle che riguardano gli hotel storici. Ne esiste una varietà infinita: storie di albergatori autorevoli, di pionieri, di resistenza, di tempi difficili, di successi, di ospiti famosi che hanno soggiornato negli hotel lasciandovi un segno… Senza ovviamente dimenticare fotografie e immagini. Attraverso la fotografia è possibile intuire e percepire molto bene il fascino e la magia degli hotel – che siano di ieri o di oggi. 

«Gli alberghi hanno storie da raccontare» 

 

CHRISTOF STEINER 
Età: 48 anni 
Hotel preferito: ovviamente, tutti gli Swiss Historic Hotels 
Carattteristiche di un hotel: fascino e carattere 
Da evitare: un Hotel senz’anima Non appartiene al settore alberghiero: l’ignoranza e la negligenza 
Letture preferite: guide turistiche 
Hobby: famiglia, montagna (snowboard, escursioni, mountain bike), viaggi 

 

Testo: Susanne Stettler 
Foto: Mayk Wendt