Giovedì, 08.01.2026

Rape acidule e cucina tailandese

Quasi scomparse dai menu dei ristoranti, le rape acidule sono un ortaggio svizzero che merita di più: in grado di dare una marcia in più anche alla cucina fusion.

Verdura svizzera con potenziale 
In passato le rape bianche erano un alimento di base. Oggi sopravvivono ancora sotto forma di lanterne intagliate per la sfilata dei «Räbeliechtli» a novembre, una tadizione ancora molto diffusa in diversi cantoni della Svizzera tedesca. Trovarle però sui menu è difficilissimo. Eppure c’è chi continua a coltivarle nella regione perché sono ideali per i food trend moderni e molto versatili. Le rape acidule sono per esempio ottime tagliate a strisce e fermentate con lo stesso metodo dei crauti. Sempre con i crauti condividono il tenore elevato di vitamina C: 200 gr. di rape bianche coprono metà del fabbisogno vitaminico giornaliero. Un motivo in più per riabilitare quest’ortaggio invernale restituendogli il posto che merita nelle cucine professionali. 

«Som tam» con rape acidule 
Grazie all’aroma fresco, alla texture croccante e alla gradevole nota acida, le rape acidule crude sono ottime per esempio su insalate o bowl. Questo ortaggio svizzero si difende bene anche nei piatti della cucina internazionale. Il nostro consiglio è di usarle per preparare un «som tam», la tipica insalata di papaya tailandese. Per creare il giusto equilibrio tra piccante, dolce, salato e acidulo, servono aglio, chili, zucchero di canna, salsa di pesce e succo di limetta. Unite alla vinaigrette qualche pomodoro cherry, i fagiolini verdi sbollentati, le carote tagliate a striscioline e le rape acidule ed ecco pronto un piatto dove il gusto tailandese si fonde alla tradizione svizzera.

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